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Novità normative 2025 per i genitori


Congedo Parentale                                                

La legge di bilancio per il 2025 interviene sulle modalità di indennizzo del congedo parentale. In caso di congedo obbligatorio (di maternità e/o paternità) terminato:

  • Dopo il 31 dicembre 2023, i genitori in alternativa tra loro potranno godere, di tre mesi indennizzati all’80% se ancora non usufruiti oppure del secondo e/o terzo mese di congedo indennizzati all’80% se non ancora usufruiti e i restanti mesi al 30%

  • Dopo il 31 dicembre 2024, i genitori in alternativa tra loro potranno godere, di tre mesi indennizzati all’80% e i restanti mesi al 30%.

Il diritto all’indennizzo maggiorato è valido se il congedo è richiesto entro il 6° anno di vita del figlio/a o entro il 6° anno di ingresso del minore in famiglia.

 

Bonus Asilo Nido                                                                            

La legge di bilancio per il 2025 conferma e aumenta il bonus asilo nido valido: 

a) Per il pagamento di rette degli asili nido pubblici e privati autorizzati; ovvero 

b) Per il pagamento di assistenza domiciliare ai bambini fino a tre anni che non possono frequentare il nido per patologie croniche.

Dal 2025, per i nati dal 2024 l’importo del bonus è pari

  • € 3.600 per i nuclei familiari con ISEE minorenni non superiore a 40.000 euro

  • € 1.500 per i nuclei familiari con ISEE minorenni superiore a 40.000 euro o in caso di mancata presentazione dell’ISEE o ISEE difforme.

Per poter beneficiare dell’aumento del bonus viene meno il requisito di un ulteriore figlio minore di 10 anni presente nel nucleo familiare.

Si ricorda che l’importo del Bonus per i nati prima del 2024 è pari a:

  • un massimo di 3.000 euro annui con ISEE minorenni in corso di validità fino a 25.000,99 euro;

  • un massimo di 2.500 euro con ISEE minorenni da 25.001 euro fino a 40.000 euro;

  • un massimo di 1.500 euro con ISEE minorenni oltre la predetta soglia di 40.000 euro, oppure in assenza di ISEE minorenni, ISEE con omissioni e/o difformità dei dati, discordante, non calcolabile.

 

Decontribuzione parziale per le lavoratrici madri

È riconosciuto un esonero parziale (la cui percentuale è ancora da definire) della quota dei contributi previdenziali IVS* a carico di lavoratrici, con rapporto di lavoro dipendente a Tempo Determinato, Indeterminato o Autonomo (esclusi i rapporti di lavoro domestico) madri di:

●      Tre o più figli, fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2027 (dal 1 gennaio 2025 al 31 dicembre 2026 in caso di tre figli o più le lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato avranno diritto allo sgravio totale dei contributi secondo quanto previsto dalla normativa introdotta nel 2024)

●      Due figli, fino al decimo anno di età del figlio più piccolo, dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026


La percentuale esonerata e le modalità di richiesta saranno comunicate nel decreto attuativo, non ancora disponibile.


*Il contributo IVS (Infortuni e Vecchiaia per i lavoratori Subordinati) è normalmente calcolato come una percentuale fissa sulla RAL (Reddito Annuo Lordo) e trattenuto automaticamente dallo stipendio mensile. Il tasso, a seconda del settore di impiego, è generalmente intorno al 9-10%.



Bonus Nascita

Per il solo anno 2025, è stato introdotto un bonus una tantum del valore di 1.000 euro che sarà riconosciuto ai nuclei familiari in occasione delle nuove nascite o delle adozioni avvenute nel corso del 2025.  

Il bonus spetta ai nuclei familiari con ISEE non superiore a 40.000 euro, e sarà riconosciuto dopo esplicita domanda presentata tramite il servizio dedicato messo a disposizione sul sito istituzionale dell’INPS.

Si resta in attesa di pubblicazione della circolare esplicativa INPS per chiarimenti sulle modalità di richiesta.




Fringe Benefits: Proroga del valore dei fringe benefits per chi ha figli a carico

In deroga in quanto previsto (art. 51, comma 3, del TUIR al DPR 22.12.1986, n. 917), è prorogato fino al 2027, l’aumento del valore del fringe benefit non concorrente a formare il reddito, entro il limite complessivo di:

●      € 2.000 euro per lavoratori dipendenti con figli a carico (compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti e i figli adottivi o affidati) che siano considerati a carico dei propri genitori, ovvero:

1.     Se minori di 24 anni, se nel corso dell’anno non abbiano percepito un reddito superiore a 4.000 euro

2.     Se maggiori di 24 anni, se nel corso dell’anno non abbiano percepito un reddito superiore a 2.840,51 euro

 

Per espressa previsione normativa rientrano nel computo del limite al fringe benefit:

                                                                                        

●      Il pagamento utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale,

●      Le spese per l’affitto della prima casa, ovvero gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa.

I datori di lavoro provvedono all’attuazione del presente, il limite di € 2.000 si applica però se il lavoratore dipendente dichiara al datore di lavoro di averne diritto, indicando il codice fiscale dei figli.


Detrazioni per i figli a carico

Le disposizioni della legge di bilancio 2025 modificano le previsioni per le detrazioni da figli a carico che spettano per i figli a carico dal 21esimo anno di età e fino al massimo il trentesimo anno di età.

In particolare, superata la soglia dei 21 anni, entro cui i genitori hanno diritto a percepire L’Assegno Unico Universale, i figli sono considerati a carico se:

1.     Se minori di 24 anni, se nel corso dell’anno non abbiano percepito un reddito superiore a 4.000 euro

2.     Se maggiori di 24 anni e fino a 30 anni, se nel corso dell’anno non abbiano percepito un reddito superiore a 2.840,51 euro

 

Un ulteriore novità in ambito di detrazioni riguarda coloro con redditi eccedenti i 75.000 euro. Coloro che vantano un reddito annuo superiore a 75.000 euro e fino a 100.000 euro potranno portare in detrazione, in sede di dichiarazione, un importo massimo di spesa pari a 14.000 euro rapportato ad uno specifico coefficiente determinato dalla norma in base al numero di figli a carico. L’importo delle spese massime da portare in detrazione in sede di dichiarazione si riducono a 8.000 euro nel caso di redditi superiori a 100.000 euro annui.

Nel dettaglio:

  • Coloro con redditi da 75.000 euro a 100.000 euro potranno beneficiare al massimo:

o   7.000 euro di spese detraibili se non si hanno figli a carico

o   9.800 euro di spese detraibili se si ha almeno un figlio a carico

o   11.900 euro di spese detraibili se si hanno almeno due figli a carico

o   14.000 euro di spese detraibili se si hanno almeno tre figli a carico o un figlio affetto da disabilità

  • Coloro con redditi superiori a 100.000 euro potranno beneficiare al massimo:

o   4.000 euro di spese detraibili se non si hanno figli a carico

o   5.600 euro di spese detraibili se si ha almeno un figlio a carico

o   6.800 euro di spese detraibili se si hanno almeno due figli a carico

o   8.000 euro di spese detraibili se si hanno almeno tre figli a carico o un figlio affetto da disabilità



Fondo Dotazione Famiglia

Con la legge di bilancio 2025 è stato istituito un apposito fondo dedicato al finanziamento delle attività sportive e ricreative svolte dai giovani di età dai 6 ai 14 anni, componenti di un nucleo familiare con ISEE non superiore a 15.000 euro



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