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La tua azienda è davvero family-friendly? Ecco la guida per capirlo



“Sai che mi sono licenziata? Ero stufa di essere sempre stanca e non avere mai tempo per nulla” mi ha detto un’amica poco tempo fa. Magari questa conversazione sarà capitata anche a te, oppure ti è capitato di viverla in prima persona.

Sempre più spesso oggi, soprattutto tra le generazioni più giovani, sta emergendo un bisogno sempre più forte di riappropriarsi del giusto tempo da dedicare alla vita privata.

Il lavoro che facciamo - infatti - determina molto spesso il nostro stile di vita e le nostre scelte presenti e future. Rispetto alla generazione dei nostri nonni e dei nostri genitori, però, sta crescendo ogni giorno di più una consapevolezza a scegliere un lavoro che piaccia davvero e soprattutto che ci permetta di conciliare tempo per se stessi e per la famiglia.


Sia che tu sia un neo-genitore o stia pensando di diventarlo in futuro, questi consigli che sto per darti ti aiuteranno a imparare a riconoscere quali realtà aziendali sono davvero family-friendly e permettono di conciliare la famiglia con il proprio lavoro.


Quali aspetti sono davvero importanti?


Per aiutarti abbiamo ideato il Family-friendly Index di Promama. Non lasciarti spaventare dal nome complesso!

Questo calcolatore è uno strumento molto semplice per iniziare a schiarirti le idee e prendere consapevolezza di cosa cerchi davvero in un’azienda. Gli aspetti da considerare sono davvero tanti e spesso si intrecciano tra di loro, oggi ne vedremo alcuni. Partiamo!


Un primo aspetto da tenere conto è la flessibilità oraria. Poter essere flessibili con l’orario di inizio e termine della giornata lavorativa e con gli orari in cui fare pausa pranzo è cruciale per poter gestire serenamente la logistica familiare come portare i figli a scuola o all’asilo. Quando entrambi i genitori hanno un orario flessibile il gioco diventa ancor più semplice, perché si dividono i compiti equamente in base alle esigenze lavorative di entrambi.


Questa flessibilità di orario si traduce anche nel poter accordare con la propria azienda di potersi assentare saltuariamente o regolarmente per poter gestire al meglio i propri impegni familiari ma anche le emergenze e piccoli imprevisti.


Un altro aspetto molto importante è capire se l’azienda preveda anche assunzioni part-time in caso di bisogno o sia disposta a rivedere il tuo contratto full-time in caso si sia già assunti da diverso tempo e si necessita un part-time.

Molto spesso infatti, l’arrivo di un figlio all’interno di una coppia porta alla decisione di rinunciare al lavoro per dedicarsi al lavoro di cura e crescita. Ancora troppo spesso questo avviene da parte della donna e mamma, a scapito della sua carriera lavorativa o della sua indipendenza economica all’interno della coppia. Poter conciliare figli e lavoro grazie a un part-time reversibile, negli anni in cui i figli sono più piccoli, è quindi una possibilità di cruciale importanza.


Non dimentichiamo poi la possibilità di lavorare da remoto, il cosiddetto lavoro smart.

Se ritieni che per te possa essere una comodità assicurati che la tua attuale o futura azienda preveda dei contratti ibridi, quindi con presenza in ufficio per alcuni giorni a settimana e che preveda delle soluzioni di smart working personalizzate quando si hanno uno o più figli.


Un altro aspetto da considerare è la gestione del congedo parentale e il numero di giorni previsti come congedo di maternità e paternità in relazione allo stipendio previsto rispetto allo standard dell’INPS. Un’azienda che si è posta il problema di migliorare le condizioni dei neo-genitori nei primi mesi di vita dei figli, in termini di tempo a disposizione ed economici, dà un forte segnale di sensibilità al tema, e ancor più quando si tratta del congedo di paternità di attenzione alla parità.


Trovare un’azienda che non veda l’arrivo di un figlio come un impedimento al lavoro ma, anzi, supporti il neo-genitore è fondamentale per poter vivere serenamente questo periodo così delicato e speciale ed evitare che tutto il peso della genitorialità ricada solo su un genitore. Sono tante le aziende che, ad esempio, accompagnano i genitori nelle prime fasi di crescita del figlio, fornendo informazioni puntuali, percorsi individuali o corsi pensati per i genitori, e fornendo un supporto ulteriore economico e pratico con bonus, welfare e accesso facilitato al nido. Per un rientro sereno al lavoro infatti è molto importante che ci si senta “capiti”,e non soli, nel nuovo ruolo, per cui è cruciale non trascurare gli aspetti valoriali nella scelta dell’azienda, perché spesso un orecchio in ascolto delle proprie necessità può avere un grandissimo impatto sul benessere di un genitore.


L’esempio virtuoso di Danone


In rete c’è un bellissimo video di TEDxLegnano in cui Sonia Malaspina, responsabile HR di Danone, parla della paura che lei stessa aveva provato e che tante mamme lavoratrici provano quando scoprono di essere incinte. Cosa ne sarà di loro al rientro della maternità? Come sappiamo spesso i ritmi frenetici dettati dal business e dagli obiettivi aziendali non aspettano mamme che godono del periodo di maternità o peggio le demansionano una volta rientrate al lavoro.


Sonia decise di diventare parte attiva di un cambiamento positivo e nel 2011 lancia all’interno di Danone una Family Policy innovativa.


La Family Policy si basa su 4 semplici regole:

  • Ascoltare la mamma: ascoltare le esigenze e i bisogni di ogni mamma che rientra dalla maternità permette di capire come offrire un supporto con un piano su misura, ricordandosi che la maternità è un valore.

  • Ascoltare il papà: anche loro hanno un ruolo importante nella crescita dei figli e non vanno mai denigrati se richiedono un congedo che spetta di diritto.

  • Dare fiducia: fidarsi dei dipendenti concedendo flessibilità oraria e orari personalizzati per gestire al meglio i figli ed esserci sempre nei momenti importanti della famiglia, conciliando il tempo per la famiglia con il lavoro.

  • Retribuire adeguatamente: è fondamentale garantire una retribuzione adeguata alle mamme durante la maternità ma soprattutto far sì che al loro rientro non subiscano un demansionamento ma - anzi - partecipino ai processi di promozione e aumento salariale come tutti i dipendenti.


Sonia con rabbia positiva e determinazione presentò questi punti ai vertici aziendali, mettendoli in relazione con gli obiettivi aziendali ma si scontrò con una visione antiquata e poco flessibile. Difese con ferocia le sue idee e riuscì a convincere tutti, avviando concretamente la sua policy.


A distanza di tempo constatò come ogni mamma che rientrava dal congedo fosse più preparata, più determinata e grintosa nel prendere le decisioni e organizzare efficientemente il tempo. Confrontando il pre e post-maternità con dati alla mano: le percentuali erano tutte positive e sorprendenti.

In 10 anni di osservazione ha pienamente compreso come diventare genitori dia un valore enorme alla persona che, una volta rientrata a lavoro, può applicare nel concreto il bagaglio di esperienze acquisite sia a livello umano che professionale.


Oggi la policy di Sonia è diventata un caso aziendale acclamato e oggetto di studio in ambito accademico e istituzionale. In Danone la soddisfazione lavorativa è cresciuta, sono aumentate le donne in posizioni manageriali, viene garantito lo stesso salario per uomini e donne, il tasso di natalità è aumentato nel tempo e tutte le mamme rientrano dal congedo.


Sono risultati straordinari che dovrebbero essere di grande ispirazione per tantissime altre aziende che ancora non hanno capito quanto potere e energia ci sia nel diventare genitori, senza dover essere costretti ad annullare la propria carriera e i propri interessi ma, al contrario, portare questa ricchezza anche nella propria professione.


E tu cosa cerchi in un’azienda?


Ora che hai a portata di mano tutti questi consigli compila la survey per calcolare il Family-friendly Index e scoprire se la tua azienda è family-friendly!

Se sei un/a dipendente clicca qui:

Una volta ottenuti i risultati, se vorrai, potrai metterti in contatto con noi e avviare il tuo percorso di carriera, se cerchi un lavoro. Ti aspettiamo!



Psst! Se invece sei un’azienda e vorresti approfondire il tema contattaci a info@promama.it per ottenere la survey completa e i risultati dettagliati.


Esempio di risultati per le aziende

 



 

Fonte foto copertina: Unsplash, autrice: Helena Hopes

Fonte dati: survey proprietaria Promama 2023

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